Matteo Foschi Design

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SANGO

JUNGLE VIBES ONLY

SANGO è una delle realtà musicali che più mi ha colpito negli ultimi anni. Ho scoperto la sua musica nel 2014, durante una data del tour di Kay Tranada al Showcase di Parigi. Lui suonava in apertura dell’evento, ma chiamarlo warm up è del tutto riduttivo. Di quella serata, oltre alle ore di bellissima musica ed essermi completamente perso con tutti quelli con cui ero andato, ricordo il caldo tropicale durante tutta la performance. Uscito dal locale, sembrava mi fossi buttato nella Senna, lì a fianco, da quanto erano bagnati i miei vestiti!!!

Quando qualche anno dopo mi è stato chiesto se fossi interessato ad occuparmi dello stage su cui si sarebbe esibito Sango a Milano, la mia mente mi ha riportato immediatamente a quell’esperienza. Parlando con Marvely, il creatore di Akeem of Zamunda e organizzatore dell’evento, il tema dell’installazione doveva proprio essere la foresta tropicale, un setup che avrebbe avvolto la consolle dell’artista con una cornice verde di forte impatto. Un’immagine calda ed accogliente che doveva accompagnare le sonorità poliedriche dell’artista di Seatle.

L’installazione che mi immaginai era composta da piante tropicali di diverse dimensioni e portamento che creavano una piccola giungla molto fitta la cui presenza è sottolineata dall’allestimento di neon studiato da Andrea Arianese. La cosa particolare di questa installazione è che le piante più significative utilizzate in quel contesto fanno ancora parte stabile della presenza vegetale da Odd Garden Studio. due grandi Alocasia sono ormai un caposaldo all’immagine dello studio, dove trovano alloggio nei mesi più freddi, mentre in estate prendono il sole in cortile dove tutti gli anni producono diverse spate, le caratteristiche inflorescenze, suddivise in brattee (foglie modificate) e nel fiore vero e proprio o spadice che è composto da fiori maschili provvisti di stami nella parte superiore, fiori sterili nella parte mediana, mentre nella parte inferiore si trovano i fiori femminili. Un’altra pianta che faceva parte della composizione e che può essere ancora trovata in studio è una Kentia di grandi dimensioni. Da qualche anno ha trovato la sua collocazione in una grande vasca di legno all’esterno e fa parte di un progetto sperimentale per testare la resistenza di queste piante all’inverno milanese se posizionate in particolari contesti. Per il momento sembra godere di un’ottima salute, anche più di tante piante analoghe mantenute in interno tutto l’anno.

Sango unisce sonorità hip hop al jazz e alla musica brasiliana, mixando il tutto per creare un suond eclettico ed esclusivo, morbido e potente allo steso tempo. L’artista inoltre ha un suo progetto legato al merchandising chiamato Be Patient Grow Slowly che si sposa perfettamente con il mio pensiero e le modalità con cui ho deciso di sviluppare il mio lavoro, una filosofia che sposa in pieno lo sviluppo vegetale, lento e continuo, basato su forti radici che affondano nel terreno

Mi piace pensare che tutti questi aspetti leghino la figura e la musica del dj/producer americano con la visione di Odd Garden e la sua musica sarà sempre “on air” in studio, accompagnando e ispirando le giornate di lavoro e ricerca.