Sono affascinato dalla discrepanza che lega il mondo vegetale alle strutture inanimate con cui spesso si relaziona, un rapporto spesso a cavallo tra ordine e caos. La mia ricerca si basa sulla stretta relazione tra le piante e il contesto in cui vengono inserite, sul dialogo tra la vita e gli artefatti che la contengono e la sorreggono, tra rigore formale della geometria e dell’architettura e il disordine intrinseco degli elementi vegetali. Parto da un concetto molto semplice e che mi ha sempre accompagnato: “rendi ogni posto che visiti migliore di come l’hai trovato”. Da questo motto, quasi banale, inizia la spinta creativa che approda al variegato mondo vegetale. Le piante diventano il medium, mentre le tecniche di giardinaggio lo strumento per realizzare delle opere di design site specific che donino all’osservatore momenti di riflessione introspettiva e, allo stesso tempo, uno strumento per sviluppare la convivialità. Il comune denominatore di ogni lavoro resta la progettazione. Lo spazio è la tela tridimensionale su cui dipingo macchie di colore attraverso foliage, fioriture, cortecce, intrichi di rami, che rendono ogni opera unica e irripetibile. La biofilia diventa il perno attorno al quale gira la progettazione. Le relazioni più intime e ancestrali che legano il mondo vegetale a quello umano sono la base per le mie realizzazioni, che vogliono portare a chiunque interagisca i benefici che solo lo stretto rapporto con gli elementi naturali può regalare.